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Inquadratura

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La luna ha provato a inquadrarli,

per un attimo sembra rapirli.

In fondo al fiume,

appare una schiuma:

i pensieri taciuti tacciono ancora.

L’istinto si spegne.

Se qualche rivendicazione c’era,

non è più.

È proprio allora

che i gabbiani guadagnano la scena.

 

 

 

 

 

 

 Valentina Rosafio - 21/08/2017 17:06:00 [ leggi altri commenti di Valentina Rosafio » ]

Il senso della rivelazione nella tua poesia.
Un abbraccio

 Franca.Alaimo - 18/08/2017 21:41:00 [ leggi altri commenti di Franca.Alaimo » ]

E’ difficile commentare questa poesia, perché, ad una prima lettura sembra solo una bella descrizione: il mare, il vento di maestrale, i gabbiani. Se la leggi una seconda volta, ti accorgi che gli elementi naturali sono stati caricati di sensibilità e sentimenti umani e allora ti convinci che, più che di un paesaggio esterno si tratti di un paesaggio interiore che ha trovato una sua oggettivazione.
La terza lettura ti fa concludere che si tratti di un dialogo fra amanti burrascosi, attratti l’uno dall’altro, ma che non sanno amarsi. Ma già l’essere innamorati è una speranza: ce lo conferma l’epifania dei gabbiani dentro una luce verde.
Come dire: l’amore è comunque una meraviglia?

 Salvatore Pizzo - 17/08/2017 18:05:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

... Non è che non sappiano "amarsi",credo: forse quando litigano o si amano non hanno ritegno, mostrandosi in tutta la loro ottusa essenza, proprio come noi...
Versi che si frangono sulle scogliere del cuore...
un caro saluto

 Nando - 17/08/2017 09:49:00 [ leggi altri commenti di Nando » ]

Partirei dal sostantivo finale: epifania. Da qui si rilegge il testo, allora si comprende il perché metaforico della relazione vento-mare. La critica è dolce: non è che non abbiano un sentimento amoroso che li lega, ma il sentire non basta: l’amore è un’arte che si apprende, infatti, scrive la Poetessa, "non sanno amarsi" e, in questa ignoranza, avviene che prevale l’istinto, autoreferenziale per "vocazione", incapace di comunicazione con l’altro da sé, mentre l’amore è comunicativo in modo eminente. La chiusa però dischiude a tutto ciò un orizzonte di speranza: malgrado queste interruzioni relazionali, la vita, pur stridente come il verso dei gabbiani, non si arresta, fino alla "prossima epifania".
Scrittura elegantemente curata e stilisticamente accattivante.

Ciao, Lory.

 Giovanni Baldaccini - 16/08/2017 13:57:00 [ leggi altri commenti di Giovanni Baldaccini » ]

Una serie di impressioni estremamente vive attraverso passaggi affascinanti. Ciao Lory!

 Alberto Becca - 16/08/2017 13:53:00 [ leggi altri commenti di Alberto Becca » ]

Poesia teatrale-drammatica ; un film in 20 righe in cui il (la) regista ha concentrato storie sentimentali, influssi della natura, presentimenti e malinconie; in controluce si (intra) vede Fellini (o anche Pupi Avati) mentre il finale (quasi inespresso, sopeso, dubbioso) lascia presagire un seguito, una nuova puntata, un diverso epilogo. Non è una fiction. E’ la vita, nei suoi risvolti quotidiani piu’ imprevedibili e angoscianti

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